Mercoledì 22 marzo si celebra la 'Giornata Mondiale dell'Acqua', istituita dall'Onu nel 1993, che quest'anno rivolge la sua attenzione, in particolar modo, alle acque reflue e di scarico viste non come risorse da specare, ma da riutilizzare una volta depurate.
Ecco, allora, che questa ricorrenza – già importante di per sé a livello globale – assume una rilevanza tutt'altro che secondaria anche per il territorio di Casamassima. Qui, infatti, la questione delle acque da depurare è ancora tutta aperta, ed è uno dei punti primari all'attenzione dell'amministrazione.
"Il progetto iniziale di depurazione delle acque – osserva a riguardo il sindaco di Casamassima, Vito Cessa – prevedeva lo sversamento delle stesse, una volta depurate, all'interno della lama San Giorgio. Dopo una lunga lotta sul tema, che ha visto coinvolte diverse amministrazioni comunali, comitati di cittadini e associazioni, si è giunti a una duplice decisione: da un lato è stato sancito, da tutti i comuni geograficamente coinvolti, che la lama San Giorgio è una zona da tutelare e salvaguardare, anche attraverso l'istituzione di un parco naturale; dall'altro, come recapito finale delle acque reflue, è stata adottata la soluzione delle trincee drenanti, da realizzare all'esterno dell'alveo della lama.
Martedì scorso, 14 marzo, sono stato negli uffici dell'Acquedotto pugliese per fare il punto della situazione: mi è stato illustrato un cronoprogramma che prevede, conclusa la progettazione esecutiva entro il 2017, la rapida cantierizzazione dei lavori per la creazione delle trincee drenanti. Seguiranno il collaudo e tutti gli adempimenti consequenziali fino alla messa in esercizio del depuratore, prevista per il 2018".
"La questione depurazione – osserva in ultimo il primo cittadino – è costantemente alla nostra attenzione, così come la questione lama San Giorgio, per la riqualificazione della quale stiamo partecipando, con altri comuni dell'area metropolitana, a un bando regionale".