La convenzione ha come oggetto:
In considerazione dell’attuale indisponibilità di canili rifugio disponibili ad accogliere i cani randagi, la Convenzione costituisce un valido strumento di contenimento della proliferazione del fenomeno del randagismo canino.
Inoltre, dal momento che sul territorio cittadino non è presente un canile sanitario, la Convenzione ha previsto che le suddette Associazioni di volontariato possano rivolgersi ad un medico veterinario che garantisca la prestazione del pronto soccorso e delle prime cure ai cani randagi feriti o malati (in base a tariffe agevolate prestabilite).
La novità rispetto alle Convenzioni stipulate negli anni passati è l’aver previsto anche la sterilizzazione dei gatti randagi (sempre al fine di evitarne l’incontrollata proliferazione) e la garanzia del pronto soccorso e delle prime cure, in caso di bisogno.